Grazie
a quanti si sono recati a firmare, <LeALI> è ora presente
sulla scheda delle elezioni regionali del 26 maggio.
Capolista LeALI Dario Frassy |
<LeALI>
è la risposta al vuoto di rappresentanza politica nell'area del
centrodestra, in seguito al tradimento dei valori e principi liberali
operato dal PdL regionale, che
dal 2010 è entrato nella maggioranza a guida unionista, rinnegando
il proprio DNA e abbracciando incondizionatamente il programma della
coalizione autonomista. Una
farsesca alleanza, quella PdL-UV, basata su accordi di interessi
personali e totalmente sganciata da ogni progetto di cambiamento
politico, conclusa con l'incredibile invito a votare i candidati
autonomisti alle elezioni politiche dello scorso febbraio e con
l'impegno al ballottaggio delle regionali di votare ancora U.V.
LeALI, pertanto, ai valori liberali del centrodestra per essere un punto di riferimento certo, fondato sulla lealtà politica e, dunque, sull'indisponibilità ad ammiccamenti e a ballottaggi elettorali filo-unionisti come, invece, già dichiarato dal PdL regionale. La nostra proposta politica è di alternativa al sistema clientelare e fallimentare delle forze cosiddette autonomiste. E' necessaria una discontinuità dal sistema regionecentrico con l'avvio di accorpamenti e privatizzazioni delle attuali società pubbliche.
Il
cittadino deve essere il centro dell’azione politica:
l’Amministrazione pubblica deve essere al suo servizio, e non
viceversa. Va praticato il principio di legalità: eletti in
istituzioni e componenti CdA devono essere senza condanne per reati
mafiosi o contro la Pubblica Amministrazione.
Il
diritto al lavoro è espressione della dignità della persona e non
può diventare sistema politico per la raccolta del consenso. Va
eliminato il precariato clientelare. Auspichiamo
una Valle d'Aosta di persone libere e responsabili, in grado di
prendere in mano il loro futuro e di
far crescere i figli secondo i propri valori e le proprie idee. Nei
concorsi pubblici l'accertamento di conoscenza della Lingua Francese
deve diventare prova a punteggio e non di sbarramento.
L’Autonomia
valdostana, nelle sue prerogative sancite dallo Statuto Speciale, è
patrimonio diffuso dei valdostani e non può essere monopolio di
alcuna parte politica. Va creata un'Autonomia diffusa senza
l'intermediazione regionale, al fine di lasciare alle famiglie e alle
imprese risorse economiche per creare benessere e sviluppo. In
quest'ottica va rivisitato e attualizzato l'art.14 dello Statuto
istitutivo della zona franca con la realizzazione di punti franchi
d'impresa, azzeramento IRAP, carburanti in esenzione fiscale, ecc..
Il
benessere
della comunità valdostana
va perseguito attraverso l'incentivo allo sviluppo di un’economia
sempre più autonoma e indipendente dalla mano pubblica, con una
progressiva dismissione e/o privatizzazione delle gestioni pubbliche
in settori non strategici, con un accorpamento delle residue società
pubbliche per aree di intervento omogenee.
La
Valle d’Aosta va governata
in un’ottica
di ampio respiro
per renderla sinergica e non isolata dal contesto europeo e
nazionale, promuovendone l’integrazione in un più vasto circuito
internazionale.