sabato 27 aprile 2013

MENO REGIONE PIU' RAGIONE!


Grazie a quanti si sono recati a firmare, <LeALI> è ora presente sulla scheda delle elezioni regionali del 26 maggio.

 Capolista LeALI  Dario Frassy
<LeALI> è la risposta al vuoto di rappresentanza politica nell'area del centrodestra, in seguito al tradimento dei valori e principi liberali operato dal PdL regionale, che dal 2010 è entrato nella maggioranza a guida unionista, rinnegando il proprio DNA e abbracciando incondizionatamente il programma della coalizione autonomista. Una farsesca alleanza, quella PdL-UV, basata su accordi di interessi personali e totalmente sganciata da ogni progetto di cambiamento politico, conclusa con l'incredibile invito a votare i candidati autonomisti alle elezioni politiche dello scorso febbraio e con l'impegno al ballottaggio delle regionali di votare ancora U.V.

LeALI, pertanto, ai valori liberali del centrodestra per essere un punto di riferimento certo, fondato sulla lealtà politica e, dunque, sull'indisponibilità ad ammiccamenti e a ballottaggi elettorali filo-unionisti come, invece, già dichiarato dal PdL regionale. La nostra proposta politica è di alternativa al sistema clientelare e fallimentare delle forze cosiddette autonomiste. E' necessaria una discontinuità dal sistema regionecentrico con l'avvio di accorpamenti e privatizzazioni delle attuali società pubbliche.


Il cittadino deve essere il centro dell’azione politica: l’Amministrazione pubblica deve essere al suo servizio, e non viceversa. Va praticato il principio di legalità: eletti in istituzioni e componenti CdA devono essere senza condanne per reati mafiosi o contro la Pubblica Amministrazione.

Il diritto al lavoro è espressione della dignità della persona e non può diventare sistema politico per la raccolta del consenso. Va eliminato il precariato clientelare. Auspichiamo una Valle d'Aosta di persone libere e responsabili, in grado di prendere in mano il loro futuro e di far crescere i figli secondo i propri valori e le proprie idee. Nei concorsi pubblici l'accertamento di conoscenza della Lingua Francese deve diventare prova a punteggio e non di sbarramento.

L’Autonomia valdostana, nelle sue prerogative sancite dallo Statuto Speciale, è patrimonio diffuso dei valdostani e non può essere monopolio di alcuna parte politica. Va creata un'Autonomia diffusa senza l'intermediazione regionale, al fine di lasciare alle famiglie e alle imprese risorse economiche per creare benessere e sviluppo. In quest'ottica va rivisitato e attualizzato l'art.14 dello Statuto istitutivo della zona franca con la realizzazione di punti franchi d'impresa, azzeramento IRAP, carburanti in esenzione fiscale, ecc..

Il benessere della comunità valdostana va perseguito attraverso l'incentivo allo sviluppo di un’economia sempre più autonoma e indipendente dalla mano pubblica, con una progressiva dismissione e/o privatizzazione delle gestioni pubbliche in settori non strategici, con un accorpamento delle residue società pubbliche per aree di intervento omogenee.

La Valle d’Aosta va governata in un’ottica di ampio respiro per renderla sinergica e non isolata dal contesto europeo e nazionale, promuovendone l’integrazione in un più vasto circuito internazionale.

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