martedì 28 maggio 2013

CONSIDERAZIONI POST ELETTORALI


Ci aspettavamo sicuramente di più in termini di risultato elettorale, ma in 55 giorni - tanti ne sono passati dalla nascita di LeALI al voto - forse non era materialmente possibile. 

Farsi conoscere e spiegare le nostre motivazioni comporta tempo. L'informazione, poi non ci ha agevolato: tribune elettorali RAI messe in onda alle ore 10 del mattino e ridotti spazi giornalistici.

A fronte di un tale "gap" il consenso raccolto merita massima considerazione. 
Nascendo ora, ogni voto raccolto è un successo ed è soprattutto un voto di convinta adesione. Non dunque un risultato modesto ma il primo passo con cui avviare il cammino per rifondare un nuovo centrodestra valdostano. La liquefazione - da quattro consiglieri a zero - del PdL, che negli ultimi anni è stato il primo maggiordomo dell'U.V., conferma che è necessario un nuovo soggetto per ridare rappresentanza e credibilità all'area liberale.
LeALI continua il cammino intrapreso, preparandosi a diventare l'unico e, comunque, principale punto di riferimento del centrodestra in Valle d'Aosta. L'obiettivo sono le elezioni comunali del 2015, ove sicuramente sapremo dimostrare di aver saputo riaggregare il consenso dell'area liberale, senza attendere inutili intermediazioni romane. 

venerdì 24 maggio 2013

LA VERA STORIA DEI BUONI BENZINA NEGATI


Tutti ricordano i “buoni benzina”, con cui il carburante si pagava poco più della metà; ma pochi sanno i veri motivi per cui sono stati tolti .

La loro eliminazione è frutto di una distrazione dello Stato italiano e del compiacente disinteresse della Regione Valle d'Aosta o meglio delle forze autonomiste che la governano – UV, SA e Fed – e dei parlamentari valdostani.
L'esenzione fiscale sui carburanti e su alcuni generi alimentari era stata introdotta, dalla legge 623 del 1949 quale misura compensativa “in attesa che sia attuato il regime di zona franca previsto per l'intero territorio della Valle d'Aosta”.
Alla vigila dell'entrata in vigore del trattato di Maastricht – 1° gennaio 1993 – l'Unione Europea invitava gli stati membri ad una ricognizione dei regimi fiscali, al fine di addivenire ad una armonizzazione dei trattamenti fiscali ritenuti presupposto essenziale a consentire un'effettiva libera concorrenza nell'area europea.
La decisione comunitaria, tuttavia prevedeva un doppio binario: deroga permanente al principio dell'armonizzazione fiscale per i regimi di agevolazione antecedenti ai trattati di Roma del 1957, istitutivi della CEE; deroga temporanea per i regimi successivi.
Con la direttiva 12/1992 l'Unione Europea recepiva l'elenco delle aree comunicate dagli stati membri ove vi erano regimi di agevolazione fiscale antecedente ai Trattati di Roma del 1957, dichiarandoli permanenti. Il Governo italiano - presieduto da Giuliano Amato – inserì Livigno, Campione d'Italia e le acque italiane del lago di Lugano, ma dimenticò di inserire la Valle d’Aosta.
L’omesso inserimento in quel elenco ha fatto sì che la Valle d’Aosta venisse automaticamente inserita nelle zone a regime fiscale agevolato provvisorio, determinando così i presupposti per la revoca dei buoni benzina.
Il danno causato ai valdostani da tale distrazione politica si è trasformato, invece, per le casse regionali in un'entrata supplementare – grazie al riparto fiscale che restituisce alla Regione il 100% delle tasse, delle accise e dell'IVA riscossi in Valle d'Aosta- di oltre 30 milioni di euro, divenuti ora in conseguenza dell'aumento del prezzo dei carburanti circa 50 milioni. Soldi tolti alle tasche dei valdostani per finire nel calderone pubblico ed essere ridistribuiti con logiche spesso clientelari.
Il rimedio sarebbe a portata di mano: avviare una procedura amministrativa di “errata corrige” per riavere domani stesso il regime di esenzione fiscale sui carburanti. Ma una tale azione politica non è gradita alle forze autonomiste che dovrebbero rinunciare al maneggio diretto di circa 50 milioni di euro di proventi fiscali sui carburanti pagati dai valdostani.

martedì 21 maggio 2013

VOLTARE PAGINA: da Regione Autonoma a società autonoma


Miliardi di lire e Milioni di euro spesi negli ultimi vent'anni avrebbero potuto fare della Valle d'Aosta una regione di eccellenza e di benessere diffuso. Oggi, invece, assistiamo ad una crisi senza precedenti.

All'interesse pubblico è stato privilegiato quello della “casta di governo”, attenta a rafforzare il proprio potere clientelare dissipando ingenti risorse senza creare sviluppo reale. Grandi opere edili – rimasti vuoti contenitori - affidate a imprese di fuori Valle, che hanno sfruttato le imprese locali con i sub appalti. Disoccupazione al 8%, turismo stentato di pochi mesi all'anno (5% mercato montano nazionale), un'industria tanto sovvenzionata quanto fallimentare (Multibox, Alluver, Conner, Zincocelere,Viasystems, Balzano, Tecdis …), agricoltura a livello di autoconsumo.

La crisi economica è conseguenza del fallimento della politica.

Vogliamo cambiare il sistema di spendere i soldi pubblici, che sono poi soldi frutto delle tasse e degli acquisti (IVA) dei valdostani. Vogliamo togliere potere e risorse alla Regione per darne di più alle famiglie e alle imprese. Autonomia vuol dire far crescere l'economia, lasciando alle imprese risorse per investire e alle famiglie risorse da spendere: azzeramento IRAP, carburanti in esenzione fiscale e Punti Franchi per le imprese.

Vogliamo Legalità: fuori i condannati per reati contro la P.A. dalle Istituzioni e dalle società pubbliche; assunzioni a concorso e gare per gli appalti nelle società pubbliche; immobili pubblici e PRGC a gestione trasparente. Vogliamo che i cittadini siano al centro dell'azione pubblica con priorità rispetto agli immigrati nell'erogazione dei servizi, nell'assegnazione della casa, nell'accesso agli asili. Il lavoro non può essere strumento di condizionamento politico: basta al precariato clientelare; la prova di francese deve diventare a punteggio e non di sbarramento.

Vanno cambiate le regole e soprattutto le persone che hanno governato sino ad oggi; il cambiamento non può essere affidato alla protesta qualunquista del tanto peggio, tanto meglio; il cambiamento promesso da chi ha governato fino ad oggi o da chi ha già governato prima non è credibile!

LeALI fa ciò che dice e dice ciò che fa. LeALI oltre il voto!


giovedì 9 maggio 2013

IL PROGRAMMA DI GOVERNO per cambiare la Valle d'Aosta


Aosta 9 maggio - Conferenza di presentazione del Programma
Il Programma di Governo de LeALI per la Valle d'Aosta dei prossimi anni si discosta dalla filosofia elettorale usuale della mini enciclopedia dai sogni inattuabili. Abbiamo, infatti, ritenuto di far precedere il programma dai nostri "Principi", ossia i valori imprescindibili ai quali deve ispirarsi ogni attività politica. Ogni atto legislativo o amministrativo non potrà prescindere da questi paletti nobili.

Fatte queste premesse il documento individua le "Azioni di governo" necessarie e indispensabili per dare alla Valle d'Aosta il segno del cambiamento e della discontinuità rispetto alle passate stagioni politiche. Misure concrete in grado di incidere profondamente nelle istituzioni regionali e nella società valdostana nelle sue componenti sociali ed economiche.

Infine sono indicati due "Punti di attenzione" da monitorare costantemente, individuando sin da subito alcune linee guida ed interventi mirati.

Le tematiche non affrontate nel Programma rientrano nell'ordinarietà dell'amministrazione e dunque andranno affrontate alla luce dei suddetti "Principi". 


PROGRAMMA DI GOVERNO
L e A l i
per
Legalità, Autonomia, Libertà
nella XIV legislatura
del Consiglio Regionale della Valle d'Aosta


PRINCIPI
In Valle d’Aosta la Politica, da avanguardia di Democrazia e culla nobile dell’Autonomia, ove si aveva il confronto di idee e di proposte, è degenerata e degradata a dannosa commistione d’interessi pubblici e affari personali e trasversali ai partiti e agli stessi schieramenti politici.

giovedì 2 maggio 2013

LeALI L'UNICO CENTRODESTRA. Presentazione lista e motivazioni politiche

La conferenza stampa di presentazione della lista LeALI è stata aperta dall'intervento di Vincenzo Gorret webmaster di professione, ma anche nell'impegno politico, in quanto responsabile di tutta la comunicazione via web. La Conferenza è proseguita, poi, con la testimonianza di Romina Siracusa, candidatasi perché stufa di essere spettatrice impotente della scena politica. Il capolista, Dario Frassy, infine, ha esposto le motivazioni politiche e ha svolto un'analisi del contesto regionale. 

LeALI è l'unica e vera novità di questa competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale. Una novità ben distinta e differente dal qualunquismo del neonato M5S, che punta al tanto peggio tanto meglio. Noi abbiamo un'anima e una visione liberale e ci collochiamo nell'area del centrodestra, rimasta priva di ogni rappresentanza politica dopo che il PdL regionale ne ha rinnegato i valori per entrare nella maggioranza a guida unionista, abbracciandone programma e metodi, senza nulla incidere e nulla cambiare, rinunciando a presentarsi alle elezioni politiche e annunciando già ora che in caso di ballottaggio appoggerà l'Union Valdotaine.

LeALI vuol rinnovare la politica regionale riportandola tra la gente e al servizio della comunità; noi vogliamo comunicare ed interagire con la società valdostana e la scelta di essere trasparenti e comunicativi è rappresentata dall'attivazione di tutti gli strumenti informatici di comunicazione interattiva: siamo presenti oltre che sul nostro blog, su Facebook e su Twitter. Siamo un Movimento fatto dalla gente e per la gente e non diventeremo l'ennesimo partito; la differenza non è solo lessicale, poichè rifuggiamo la concezione di casta a cui si rifanno la maggior parte dei partiti tradizionali tutti tesi a difendere i loro privilegi.
LeALI è l'acronimo, ossia la sigla, di Legalità, Autonomia e Libertà. Tre valori di cui la Valle d'Aosta è gravemente carente. Legalità nelle Istituzioni e nelle società pubbliche, ove le condanne sembrano essere assurte a titolo di merito; Autonomia vera e diffusa tra i cittadini e l'imprese, non intermediata dal sistema regionecentrico di piazza Deffeyes; Libertà, ossia la consapevolezza di essere cittadini e non sudditi di un sistema politico clientelare invadente.
LeALI è anche un preciso e testuale messaggio ad essere "leali", oltreché l'auspicio di poter ridare "le ali" a questa regione per risollevarla dalla crisi.
L'obiettivo in sintesi è meno Regione e più ragione.