Miliardi di lire e
Milioni di euro spesi negli ultimi vent'anni avrebbero potuto fare
della Valle d'Aosta una regione di eccellenza e di benessere diffuso.
Oggi, invece, assistiamo ad una crisi senza precedenti.
All'interesse pubblico è
stato privilegiato quello della “casta di governo”, attenta a
rafforzare il proprio potere clientelare dissipando ingenti risorse
senza creare sviluppo reale. Grandi opere edili – rimasti vuoti
contenitori - affidate a imprese di fuori Valle, che hanno sfruttato
le imprese locali con i sub appalti. Disoccupazione
al 8%, turismo stentato di pochi mesi all'anno (5% mercato montano
nazionale), un'industria tanto sovvenzionata quanto fallimentare
(Multibox, Alluver, Conner, Zincocelere,Viasystems, Balzano, Tecdis
…), agricoltura a livello di autoconsumo.
La
crisi economica è conseguenza del fallimento della politica.
Vogliamo
cambiare il sistema di spendere i soldi pubblici, che sono poi soldi
frutto delle tasse e degli acquisti (IVA) dei valdostani. Vogliamo
togliere potere e risorse alla Regione per darne di più alle
famiglie e alle imprese. Autonomia vuol dire far crescere l'economia,
lasciando alle imprese risorse per investire e alle famiglie risorse
da spendere: azzeramento IRAP, carburanti in esenzione fiscale e
Punti Franchi per le imprese.
Vogliamo
Legalità: fuori i condannati per reati contro la P.A. dalle
Istituzioni e dalle società pubbliche; assunzioni a concorso
e gare per gli appalti nelle società pubbliche; immobili pubblici e
PRGC a gestione trasparente. Vogliamo che i cittadini siano al centro
dell'azione pubblica con priorità rispetto agli immigrati
nell'erogazione dei servizi, nell'assegnazione della casa,
nell'accesso agli asili. Il lavoro non può essere strumento di
condizionamento politico: basta al precariato clientelare; la prova
di francese deve diventare a punteggio e non di sbarramento.
Vanno cambiate le regole
e soprattutto le persone che hanno governato sino ad oggi; il
cambiamento non può essere affidato alla protesta qualunquista del
tanto peggio, tanto meglio; il cambiamento promesso da chi ha
governato fino ad oggi o da chi ha già governato prima non è
credibile!
LeALI
fa ciò che dice e dice ciò che fa. LeALI oltre il voto!
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