martedì 21 maggio 2013

VOLTARE PAGINA: da Regione Autonoma a società autonoma


Miliardi di lire e Milioni di euro spesi negli ultimi vent'anni avrebbero potuto fare della Valle d'Aosta una regione di eccellenza e di benessere diffuso. Oggi, invece, assistiamo ad una crisi senza precedenti.

All'interesse pubblico è stato privilegiato quello della “casta di governo”, attenta a rafforzare il proprio potere clientelare dissipando ingenti risorse senza creare sviluppo reale. Grandi opere edili – rimasti vuoti contenitori - affidate a imprese di fuori Valle, che hanno sfruttato le imprese locali con i sub appalti. Disoccupazione al 8%, turismo stentato di pochi mesi all'anno (5% mercato montano nazionale), un'industria tanto sovvenzionata quanto fallimentare (Multibox, Alluver, Conner, Zincocelere,Viasystems, Balzano, Tecdis …), agricoltura a livello di autoconsumo.

La crisi economica è conseguenza del fallimento della politica.

Vogliamo cambiare il sistema di spendere i soldi pubblici, che sono poi soldi frutto delle tasse e degli acquisti (IVA) dei valdostani. Vogliamo togliere potere e risorse alla Regione per darne di più alle famiglie e alle imprese. Autonomia vuol dire far crescere l'economia, lasciando alle imprese risorse per investire e alle famiglie risorse da spendere: azzeramento IRAP, carburanti in esenzione fiscale e Punti Franchi per le imprese.

Vogliamo Legalità: fuori i condannati per reati contro la P.A. dalle Istituzioni e dalle società pubbliche; assunzioni a concorso e gare per gli appalti nelle società pubbliche; immobili pubblici e PRGC a gestione trasparente. Vogliamo che i cittadini siano al centro dell'azione pubblica con priorità rispetto agli immigrati nell'erogazione dei servizi, nell'assegnazione della casa, nell'accesso agli asili. Il lavoro non può essere strumento di condizionamento politico: basta al precariato clientelare; la prova di francese deve diventare a punteggio e non di sbarramento.

Vanno cambiate le regole e soprattutto le persone che hanno governato sino ad oggi; il cambiamento non può essere affidato alla protesta qualunquista del tanto peggio, tanto meglio; il cambiamento promesso da chi ha governato fino ad oggi o da chi ha già governato prima non è credibile!

LeALI fa ciò che dice e dice ciò che fa. LeALI oltre il voto!


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