venerdì 21 giugno 2013

PERSEGUITATO O "PERSEVERATORE"? Rollandin inciampa nuovamente negli appalti

Rollandin un prode erede dei Salassi perseguitato dalla bieca giustizia italica? O piuttosto un intraprendente discendente della stirpe veneta, come suggerisce il suffisso del suo cognome valdostanizzato da qualche generazione, miracolato dall'inefficienza del sistema giudiziario italo-borbonico?
La sua carriera politica di Presidente della Regione - dal gennaio 1984 al giugno 1990 e poi dal 2008 al 2013 - è costellata da inchieste giudiziarie che l'hanno visto ripetutamente imputato. Nel 1993 inciampò nel suo primo incidente di percorso, che gli costò un paio di mesi di carcerazione preventiva per poi sfociare nel '94 in una condanna definitiva in Cassazione a 16 mesi con interdizione dai pubblici uffici per abuso d'ufficio per favoreggiamento in una vicenda di appalti.
Poi è la volta dell'Affaire Trasporti: 9 miliardi e 247 milioni di erogazioni di contributi illeciti alle società di trasporto pubblico, secondo l'accusa. Il processo penale per Rollandin viene bloccato dalla prescrizione, mentre, invece, la magistratura contabile della Corte dei Conti nel novembre 2007 lo condanna a restituire alla Regione Valle d'Aosta 480 mila euro. La somma è pagata con un'anticipazione dei fondi previdenziali regionali accantonati dallo stesso Rollandin, nei mandati precedenti.
Più fortunata, invece, la vicenda processuale del voto di scambio nella quale Rollandin esce assolto; in sentenza si legge che i soldi consegnati alla "postina" Rosina Rosset erano in realtà rimborsi per spese elettorali. Il relativo filmato acquisito all'inchiesta - secondo i giudici - rafforza questa proprio conclusione; infatti l'aria circospetta con cui la donna consegna a un lontano discendente dei Salassi, tale Domenico Cosentino, il bustone è spiegato con la necessaria riservatezza - privacy - delle attività elettorali.
Nonostante questi incidenti di percorso Rollandin ottiene la riabilitazione con conseguente estinzione del reato e delle pene accessorie comminategli nel 1994.
Ora la storia si ripete e proprio nel momento in cui Rollandin sta per formare la Giunta della legislatura appena iniziata gli è notificato un avviso di garanzia con l'accusa di abuso d'ufficio nell'ambito dei lavori di ampliamento dell'ospedale regionale per il contratto da lui sottoscritto nelle sue funzioni di Presidente svolte nella scorsa legislatura. La primissima reazione difensiva è stata di scaricare le colpe sui funzionari, disattenti -  la sua d'altronde è solo una firma! -poi, al fine forse di evitare pericolose e controproducenti reazioni, ha corretto il tiro, precisando è la stampante che ha saltato pezzi di testo.(?)
Ma la Procura sostiene l'accusa forte delle intercettazioni acquisite e della prova regina di un contratto sottoscritto dal Presidente Rollandin in un testo differente - per omissioni e integrazioni - da quello approvato dalla Giunta regionale e a lui demandato per la mera formalizzazione.
Dicono i cinesi - ben conosciuti da Rollandin nelle sue vesti trascorse di Presidente di CVA, ma questa è un'altra storia ancora tutta da scrivere - "la medesima acqua può sostenere o affondare la nave"; chissà, la Cina è lontana, ma poi non così tanto!

Nessun commento: